Le scosse di terremoto del 22 settembre e del 4 ottobre con epicentro a Bargagli e Davagna, sentite distintamente a Genova, nel levante e soprattutto nell’entroterra, hanno posto molte domande a noi che viviamo in area limitrofa ed anche agli scienziati che storicamente non avevano mai trovato tracce di terremoti di quella magnitudo in quelle zone.
Fortunatamente non ci sono state né vittime né feriti, ma molti danni segnalati in un’area molto vasta e soprattutto molta paura per un fenomeno col quale da adesso dovremo fare i conti, perché i terremoti hanno la brutta abitudine di rifarsi sentire dove hanno già colpito. Raramente, come in questo caso, dove nessuno se lo aspettava.
Per questo motivo il Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile di Recco ha invitato i sismologi e i geologi dell’Università di Genova, che hanno in gestione, anche per conto di INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), la rete sismica del nord ovest, ad un incontro che si terrà a Recco alle ore 20.30 di giovedì 15 dicembre nella Sala Polivalente di via Ippolito D’Aste.
In questo incontro i nostri ospiti spiegheranno il fenomeno del terremoto, come viene studiato, che cosa stanno facendo per indagare la sequenza in val Trebbia e i primi risultati a cui sono giunti; tali risultati sono stati ottenuti anche dalle registrazioni della sequenza sismica effettuate con i sei nuovi sismografi installati dall’Università a Davagna, Lumarzo, Cornua e con il settimo, installato a fine novembre, nella sede del Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile di Recco.
Link per le registrazioni del sismografo: https://distav.unige.it/rsni/recco.php
Questo incontro costituisce una buona occasione per porre domande e capire meglio questi fenomeni naturali.
Al termine della serata ci sarà un intervento su quello che tutti noi possiamo e dobbiamo fare per ridurre i rischi in caso di nuove forti scosse.