Il famoso personaggio dei fumetti è nato dalla matita del Recchese Ferri.
Nel 2011 Za-gor-te-nay, lo Spirito con le scure, più comunemente noto come Zagor, ha compiuto 50 anni. Mezzo secolo di avventure illustrate da un recchese che abita a Mulinetti dal 1960.
Dall'anno in cui conobbi Sergio Bonelli, figlio di Luigi, il papà di Tex, il nostro incontro fu davvero fruttuoso: l'anno dopo uscì il primo album di Zagor, anzi , la prima striscia. Era quello, infatti, il formato dei fumetti di allora,che i ragazzi nascondevano nella cartella di scuola. Si perchè dobbiamo ricordare, dice Ferri, che in quelli anni i fumetti godevano di una scarsa considerazione, anzi erano considerati piuttosto negativamente dal punto di vista educativo.
La prima volta che presi la matita per disegnare Zagor, ricorda Ferri, schizzai subito un giovane dinamico e atletico. Inevitabile che l'amore che Ferri nutriva fin da ragazzo per lo sport e la natura si insinuasse nei tratti caratteristici del personaggio che stava nascendo dalle sue mani. Le avventure di Zagor sono collocabili temporalmente nella prima metà del diciannovesimo secolo, precedente quindi agli anni in cui sono ambientati solitamente gli western tradizionali. L'eroe sui muove dalla foresta di Darkwood in tutte le regioni del nord-est degli Stati Uniti, subito a sud dei Grandi Laghi, tra Ohio e Pennsylvania.Questa è una delle incongruenze più evidenti del fumetto: la foresta di Darkwood è di tipo tropicale, , addirittura con le liane, mentre la sua collocazione farebbe pensare a una vegetazione nordica, come a boschi di conifere.
All'epoca, precisa Ferri, non era disponibile la letteratura di cui disponiamo oggi. Così anche gli indiani , che Zagor e Cico, incontrano nelle loro avventure, sono indiani e basta, non appartengono ad una particolare tribù. Fortunatamente Nollita"nome d'arte di Sergio Bonelli"era già un conoscitore dei film americani e si poterono sfruttare almeno queste sue conoscenze nell'ideazione delle storie. Nelle avventure di Zagor si inseriscono, in maniera costante e sistematica, elementi provenienti dal genere fantastico e da quello horror. Anche questo, continua Ferri, ha contribuito a caratterizzare da subito il personaggio comunque sempre positivo, che pone sempre la giustizia come obiettivo primario del suo agire.
Oltre all'originalità, la grande fortuna di questo fumetto è stato, probabilmente l'aver saputo amalgamare pochi semplici elementi, anche di provenienza diversa, in una perfetta complementarietà.Con Nolitta volevamodar vita a un personaggio animato da sentimenti semplici ma profondi. Penso che ci siamo riusciti. E al discreto successo che lo spirito con la scure continua ad evere sta a dimostrarlo.
Col passare del tempo, quasi senza che gli autori se ne rendessero conto, il personaggio cresceva e cambiava, quasi avvalendosi egli stesso delle esperienze vissute " in prima persona" nel corso delle avventure, azzarda Ferri. Con l'affermarzi di Zagor, a Ferri e Nolitta si sono via via affiancati diversi validi collaboratori, per le scenografie e i disegni.