LA ROSA DEI VENTI
La prima rosa dei venti pervenutaci risale alla seconda metà del XIV secolo, disegnata sull’Atlante Catalano, realizzato probabilmente da Abraham Cresques, per conto della corona aragonese che poi lo regalò a Carlo VI, re di Francia ed oggi conservato alla Biblioteca Nazionale.
Il primo vento che incontriamo sulla rosa dei venti, proveniente da Nord, è la Tramontana.
La parola tramontana torna spesso nel linguaggio comune, la frase “perdere la tramontana”, significa perdere l’orientamento e non è un caso se la tramontana è il vento che imperversa nelle “Avventure di Pinocchio”; in diverse occasioni, infatti, il burattino “perde la tramontana” facendosi portare sulla cattiva strada.
Ma da dove proviene questo termine? Secondo alcuni deriva dalla locuzione latina “intra montes” (ovvero al di là dei monti), riferita al fatto che spira dal cuore delle Alpi.La tramontana è un vento tipico della Liguria, spesso di forte intensità, tradizionalmente diviso in “tramontana chiara” e “tramontana scura”, la prima si verifica in condizioni di cielo sereno, l’altra con tempo perturbato.
Il vento proveniente da Nord Est è il Grecale, un vento gelido d’inverno, che spesso crea difficoltà nella navigazione e in Italia soffia soprattutto sulle regioni dell’Adriatico.
Deve il suo nome alla Grecia: per la tradizione romana, infatti, la rosa dei venti era centrata nel mezzo del Mar Mediterraneo, grossomodo dove si trova l’isola di Malta; orientandosi a Nord Est da quella posizione si trova, appunto, la Grecia.
Proseguendo nella lettura della rosa, troviamo il Levante il cui nome rimanda al punto cardinale da cui proviene, l’Est ed è un vento fresco e umido.
Dopo il levante, il vento proveniente da Sud Est è lo Scirocco, un vento caldo il cui nome deriva dalla Siria, direzione dalla quale proviene.
Raggiungendo il punto cardinale Sud, il vento che spira da questa direzione è il Mezzogiorno (o Ostro), un vento caldo e umido, portatore di pioggia
Il nome Ostro deriva dal latino “auster”, appunto “vento australe”, dalla sua direzione.
Da Sud-Ovest proviene, invece, il Libeccio, noto nella parte meridionale dell’Italia perché porta calore e sabbia del deserto, ma in caso di passaggio di perturbazioni da Ovest verso Est assume anche caratteristiche di vento umido e portatore di pioggia.
Le origini del nome sono da ricercarsi nel fatto che il Libeccio spira dalla Libia; sempre considerando Malta al centro della Rosa dei Venti, come accade anche per Grecale e Scirocco.
Più complessa è invece l’origine del nome dell’ultimo vento che rimane, il Maestrale, un vento generalmente freddo e secco, tipico della stagione invernale.
Si tratta di un “vento maestro” secondo alcune teorie perché proveniente da Roma e Venezia le due principali città del mondo antico e medievale, secondo altri perché è il vento regnante e quindi “maestro” nel Mediterraneo.
Nella nostra cittadina troviamo realizzate due Rose dei venti la prima presso la Rotonda Baden Powell e la seconda presso il Belvedere Luigi Tenco.
BIBLIOGRAFIA
I venti del mediterraneo – Fabio Fiori – Ed. Mursia